Trieste Running Festival: Carini denuncia Repubblica e Fatto Quotidiano

“Sì, libertà di stampa, non insulti e mistificazioni”

Trieste, 29 luglio-Fabio Carini , Responsabile Organizzazione Trieste Running Festival e Presidente di Apd Miramar, con l’assistenza degli avvocati Ilaria Salamandra e Matteo Annunziata dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ha citato in giudizio il quotidiano La Repubblica e il quotidiano online Il Fatto Quotidiano per diffamazione Sin. a seguito dei fatti completamente fuorvianti e delle relative dichiarazioni pubblicate nell’aprile dello scorso anno, ha gravemente danneggiato l’immagine e offeso l’onore e la dignità degli eventi personali e sportivi.Se i migliori corridori africani hanno partecipato alla 24a Li Yaste Half Marathon.

E’ il mondo della corsa a garantire e riequilibrare i benefici economici riservati agli atleti professionisti, allo stato attuale spesso non è calibrato sull’effettivo valore della prestazione, quindi non va bene per molti medi e fondisti provenienti principalmente da paesi africani”.

“La libertà di stampa è una grande conquista – ha commentato Carini che il Tribunale sportivo Fidal ha dichiarato infondate tutte le accuse di razzismo perché i fatti non esistono – ma mi auguro che una società civile ed evoluta sarà sempre La stampa non potrà impunemente distorcere e confondere la realtà, e neppure utilizzare gli insulti come strumento per esprimere e orientare opinioni, come chiunque utilizzi i moderni sistemi di comunicazione. Un auspicio – concludono gli organizzatori della Fondazione – è opportunamente esteso anche ai rappresentanti delle agenzie, che proprio perché hanno un ruolo pubblico importante, dovrebbero essere obbligati a mantenere un livello di dialogo che va ben oltre il decoro”.